2. Istituisci tribunali di giustizia
La legge etica e morale e la sua attuazione
RIFERIMENTI:
9° comandamento
Non fare falsa testimonianza contro il tuo prossimo
(Es 20,16)
Si nominino giudici e guardie in ciascuna città
Si trattino le parti in causa imparzialmente di fronte alla legge
Si verifichi con diligenza la testimonianza di un teste
Non vi sia deliberata cattiva amministrazione della giustizia da parte della Corte
Non accetti il giudice somme o doni da una della parti in causa
Non favorisca il giudice la parte in causa che sia povera, per compassione
Non oda il giudice una delle parti in causa in assenza dell’altra
Non vi sia discriminazione da parte del giudice nei confronti dello straniero e dell’orfano
Non venga nominato un giudice che abbia scarsa conoscenza della legge
La Corte non metta a morte un innocente
Non si incrimini alcuno sulla base di prove indiziarie
Nessuno faccia giustizia da sé, uccidendo l’esecutore di un delitto capitale
Sia resa testimonianza presso la Corte
COMMENTO:
Questa mitzvà impone ai Figli di Noè di stabilire degli ordinamenti giuridici in ogni luogo dove vi sia un centro abitato, perché si possa giudicare chi trasgredisca le mitzvot dei Figli di Noè e punirli secondo una giusta misura (secondo le leggi del paese dove si trova).
Le caratteristiche delle leggi ed il complesso delle punizioni che i tribunali minacciano, sono affidati alle decisioni di ciascun popolo dei Figli di Noè.
In virtù di questo ai Noachidi è consentito forme giuridiche per associarsi e organizzarsi in maniera democratica come meglio possono per confrontarsi e proporsi come esempio al mondo e per il proprio sostentamento.
Molto prima della Rivelazione sul monte Sinai e della nascita della nazione di Israele, la Bibbia fa già riferimento all’idea di “giustizia”, “legge” e “peccato”. La generazione del Diluvio è definita «malvagia e corrotta» (Genesi 6:5), mentre Noè è chiamato «giusto e integro» (Genesi 6:9); In Genesi 18:20 è scritto che la colpa di Sodoma e Gomorra era «molto grave». Questi pochi esempi sono sufficienti per comprendere che, secondo la Torah, fin dalle origini dell’umanità esistevano dei principi morali la cui osservanza permetteva agli uomini di essere considerati “giusti”.
L’obbligo di amministrare la giustizia attraverso l’istituzione di un sistema giuridico deriva inevitabilmente dal riconoscimento dell’esistenza della legge universale. Bisogna però notare che la Bibbia stessa descrive dei precisi modelli di società fallimentari (in particolare quella dell’epoca del Diluvio, Babele e Sodoma), contrapponendole all’esempio positivo di Abramo, del quale è detto: «Io infatti l’ho scelto, poiché egli ordina ai suoi figli e alla sua famiglia dopo di lui di seguire la via del Signore, mettendo in pratica l’equità e la giustizia» (Genesi 18,19).
Poiché il noachide dovrebbe dire sempre la verità chi mente è egoista e ruba la propria libertà.
ATTUALIZZAZIONE:
Come applicare l’etica? Cos’è la morale? Come attuare il monoteismo etico noachide?